Sei anche tu uno “smombie”? Scoprilo!

Sei anche tu uno “smombie”? Scoprilo!

Tra i neologismi della Treccani, la celebre enciclopedia italiana, quest’anno c’è una nuova parola che forse non ti è ancora capitato di sentire. Si tratta di “smombie”, nata letteralmente tra l’unione di “zombie” e “smartphone”. Se ne parla già da qualche anno, ma solo ora sta entrando di diritto nel linguaggio parlato e scritto prevalentemente giovanile. Ma cosa significa e, soprattutto… sei anche tu uno “smombie”?

Se cammini per strada lentamente a testa bassa, apparentemente senza meta, occhi incollati allo schermo dello smartphone, attenzione all’ambiente circostante pari a zero… rientri decisamente nella categoria.

La definizione di Treccani è infatti la seguente: "Chi cammina per strada senza alzare lo sguardo dallo smartphone, rischiando di inciampare, scontrarsi con altre persone, attraversare la strada in modo pericoloso”.

Non c’è molto di cui vantarsi per la verità. Se fai parte anche tu di questo esercito di “morti viventi”, rischi come minimo di scontrarti con altri tuoi simili. Come succede statisticamente almeno al 38% degli smombie. Se la cosa può far sorridere, in realtà si tratta di un’emergenza vera in alcuni Paesi, in cui è stata addirittura istituita una corsia privilegiata per gli schiavi dello smartphone. Fino ad arrivare all’estremo di vietare l’utilizzo del telefonino sul marciapiede, come è già successo in Giappone e Corea del Sud.

In Italia la via è già tracciata. Una sentenza del tribunale di Trieste sancisce: “Il pedone che attraversa deve attenersi alle regole del Codice come qualsiasi altro utente della strada, ciclista, motociclista o automobilista che sia, compreso il divieto di usare il cellulare”. È bene tenerlo a mente!

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