Come capire se lo smartphone viene spiato?

Come capire se lo smartphone viene spiato?

“Come posso capire se il mio telefono è spiato?”, “Quali sono i segnali che il mio cellulare è stato hackerato?”, “Come posso scoprire se il mio smartphone è sotto controllo?”. Queste domande sono piuttosto frequenti, con questo articolo cerchiamo di dare risposta ai dubbi e vediamo insieme come risolvere in caso di dispositivo spiato.

Prima di tutto sfatiamo un mito: non sempre i cellulari sono spiati dai partner, a volte può capitare anche di azioni illegali compiute per motivi di lavoro, oltre ai classici hacker che vogliono rubare i nostri dati bancari o bloccare il telefono e poi pretendere un riscatto per sbloccarlo. Detto questo, nei nostri dispositivi c’è spesso una grossa parte della nostra vita privata (foto, video, messaggi, email, ecc.) e pensare che possa essere in mano ad altre persone che abbiano pieno accesso a tutti i nostri dati è un duro colpo, oltre che una violazione della privacy punibile dalla legge.

 

Chi ti spia?

Le motivazioni per spiare un cellulare possono essere molteplici. Come già detto, si va dal classico partner geloso o ex che vuole monitorare conversazioni, telefonate e spostamenti, ai ladri che cercano di rubare i dati per accedere all’internet banking. C’è anche chi, invece, vuole carpire informazioni di lavoro per concorrenza, non a caso la bonifica telefonica è tra i servizi più richiesti alle agenzie investigative in quanto serve, ad esempio, a proteggere i dati sensibili dai tentativi di concorrenza sleale da parte di concorrenti, soci o dipendenti infedeli.

Ci sono dei segnali che potrebbero indicare che il nostro telefono è spiato dall’esterno, analizziamo quindi le eventuali anomalie più probabili.

 

10+1 segnali che indicano che lo smartphone è controllato

Il nostro telefono è oramai quasi una nostra estensione. Lo sblocchiamo in media 50 volte durante il giorno (https://riciclone.it/blogs/notizie/conosci-i-rischi-degli-smartphone-per-gli-adolescenti), lo utilizziamo ovunque e per fare qualsiasi cosa, dallo shopping online ai giochi, dalle news alle prenotazioni di voli, ristoranti, hotel, ecc. È quindi normale che lo conosciamo piuttosto bene e che ci salti all’occhio ogni anomalia nel suo funzionamento. Per smascherare eventuali app spia dobbiamo analizzare il suo comportamento e rilevare questi cambiamenti che solitamente sono improvvisi.

 1. La batteria si scarica molto velocemente

Se il telefono non è recente, la spiegazione può semplicemente essere l’obsolescenza programmata: dopo un tot di tempo i dispositivi elettronici tendono a deteriorarsi semplicemente per spingerti ad un nuovo acquisto. Ma se lo smartphone è nuovo e non hai cambiato abitudini, la causa potrebbe essere un’app spia che è stata installata e che consuma la batteria lavorando costantemente in background. Queste app, infatti, trasmettono dati, immagini, video e audio all’esterno a nostra insaputa ed è normale che consumino molta batteria. È come se il telefono praticamente non fosse mai spento!

2. Un aumento anomalo del traffico dati

Strettamente collegato con l’utilizzo esagerato della batteria, un incremento strano del traffico dati può essere a causa del trasferimento di informazioni dal nostro cellulare all’esterno.

3. Un surriscaldamento improvviso del telefono

I motivi possono essere tanti (https://riciclone.it/blogs/notizie/smartphone-surriscaldato-scopri-perche-succede-e-come-risolvere), tra questi non è da sottovalutare anche il fatto che il dispositivo in pratica non è mai davvero inattivo e continua sempre a lavorare in background.

4. Strani rumori in sottofondo durante le chiamate

Il problema potrebbe essere legato alla linea oppure al cambiamento di cella telefonica. Ma oramai la copertura è piuttosto capillare, per cui se il segnale è forte, ma in sottofondo si avvertono suoni metallici o voci in lontananza, forse è perchè una terza persona sta ascoltando a nostra insaputa.

5. Difficoltà nello spegnere il telefono

Quando si tenta di spegnere il telefono, l’operazione potrebbe essere stranamente lenta o addirittura impossibile. Questo potrebbe essere dovuto a una qualche app malevola che non permette l’operazione o che ha bisogno di maggiore tempo per essere spenta. Se rimane una schermata bianca è possibile che sia a causa di un’applicazione che impedisce lo spegnimento.

6. Attività anomale quando è in stand-by o riavvio improvviso

Quando il telefono è acceso ma in stand-by, quindi con lo schermo spento, non dovrebbe riaccendersi, illuminarsi o emettere suoni all’improvviso da solo a meno di non ricevere messaggi, chiamate o notifiche standard. Se questo succede, c’è qualcosa che non va. Allo stesso modo, uno smartphone non dovrebbe riavviarsi da solo. Questo però può anche essere un indizio di un problema alla scheda madre, quindi per sicurezza meglio farci analizzare il telefono per escludere danni all’hardware (https://riciclone.it/pages/assistenza-e-riparazione).

7. Reazioni “strane” di apparecchi in prossimità

Un altro modo per capire se si è spiati sul cellulare è posizionarlo, una volta spento, nei pressi di altri apparecchi quali stereo e tv e notare se questi ultimi si comportano in modo “strano”. Se segnali audio e video sono distorti forse è a causa dello smartphone sotto controllo.

8. Installazione di app in autonomia

L’installazione di applicazioni non autorizzate o il loro spostamento autonomo sullo schermo può essere colpa di qualcuno che lo manovra da remoto.

9. Messaggi incomprensibili

Ricevere sms alfanumerici apparentemente senza significato può essere la prova che qualcuno sta inviando comunicazioni al tuo smartphone per controllarlo.

10. Lentezza dello smartphone

Anche in questo caso bisogna valutare prima di tutto se il dispositivo è recente o meno, perché la lentezza potrebbe derivare dal fatto che il software sia datato, che ci siano pochi gb di ram o che il telefono sia troppo pieno di dati. Anche l’aggiornamento potrebbe influire sulla velocità, in quanto va ad appesantire il sistema operativo del telefono (https://riciclone.it/blogs/notizie/gli-aggiornamenti-software-sono-sempre-necessari).

11. Accessi insoliti su WhatsApp

Potrebbe essere possibile che qualcuno sia entrato solamente nell’account WhatsApp. Se ci sono messaggi che risultano letti, ma non ricordi di averlo fatto, potrebbe essere perché il tuo profilo è controllato da qualcun’altro.

 

Come risolvere se si pensa di avere un’app spia sul telefono?

Innanzitutto occorre disabilitare la connessione ad internet e impostare la modalità aereo. Dopo di che, disinstallare eventuali app ignote o sospette. Per farlo, controllare la lista delle applicazioni installate sul telefono e verificare se ci sia qualche app strana con permessi di amministrazione che abbia accesso “illimitato” al dispositivo oppure che incide in maniera significativa sul consumo della batteria. In caso positivo, disinstallarla.

Altro procedimento da eseguire è controllare le impostazioni della privacy e verificare le app autorizzate al tracciamento dei dati. Il procedimento è simile sia per iPhone che Android, occorre cercare tra le impostazioni il menu relativo alla privacy e disattivare le autorizzazioni concesse su app che non si riconoscono.

È utile anche verificare il credito residuo. Se i consumi sono più alti del normale, è possibile richiedere i tabulati telefonici al gestore.

Anche se non emergono irregolarità, per sicurezza, si può resettare il sistema operativo e ripristinare le impostazioni di fabbrica, inizializzando il cellulare. Attenzione, però, ai dati presenti sul cellulare (specie se non si ha l’abitudine di fare un backup periodico) perchè il reset cancella tutto sul cellulare. Occorre prima verificare se è stato in precedenza attivato il backup di foto e contatti (https://riciclone.it/blogs/notizie/l-importanza-di-impostare-l-account-per-gli-smartphone-e-ricordare-la-password).

A tale scopo si possono utilizzare le soluzioni cloud di Google ed Apple oppure collegare il telefono al computer e trasferire i contenuti direttamente sull’hard disk. Meglio non fare un backup completo del telefono, altrimenti si rischia di installare nuovamente anche le eventuali app spia. Piuttosto reinstallare manualmente tutte le app, comprese quelle di messaggistica (https://riciclone.it/blogs/notizie/backup-di-whatsapp-ecco-come-evitare-la-perdita-di-tutti-i-file-e-chat), potrebbe essere un procedimento lungo, ma molto più sicuro.

Poi è consigliato cambiare le password dell’account Google (per Android) o iCloud (per iPhone). La maggior parte dei software di monitoraggio si collega infatti ai backup degli account e sincronizza i dati trasferendoli su una dashboard (alla quale può accedere solo chi sta spiando). Cambiando password questo tipo di app vengono scollegate. 

 

Come è possibile che lo smartphone sia stato hackerato?

Come si fa ad hackerare un telefono? Ci sono diversi modi per spiare un cellulare, nessuno dei quali è legale. Per installare un’app spia sul telefono solitamente occorre averlo sotto mano. È possibile che, lasciandolo incustodito, qualcuno se ne sia appropriato e abbia, in pochi minuti, installato una qualche applicazione malevola.

Su Android, molte di questa app funzionano solamente se il telefonino è stato “rootato” cioè se è stato “sbloccato” dalle normali restrizioni di sicurezza impostate di fabbrica. Significa, quindi, poter effettuare qualsiasi tipo di modifica sui file e le cartelle del sistema operativo, effettuare variazioni nel processore, utilizzare applicazioni che in un telefono di default non funzionerebbero.

Per verificare se il telefonino sia stato rootato si possono utilizzare delle app gratuite, come Root Checker scaricabile da Google Play.

Anche su iPhone, esiste una procedura simile chiamata “jailbreak” che permette di installare app malevole che possono avere accesso tutto quello che accade sul cellulare: dai messaggi alle foto salvate nella rubrica. In questo caso basta verificare la presenza dell’app Cydia. Se è presente nella lista delle app, l’iPhone è stato jailbreakato. In caso di riscontro positivo è quasi sicuro che qualcuno stia monitorando il dispositivo.

È anche possibile che il telefono sia stato direttamente sostituito di nascosto con un altro uguale! In questo caso è possibile capirlo controllando l’IMEI (International Mobile Equipment Identity) del proprio telefono con quello riportato sulla scatola. Si può scoprire l’IMEI del telefono Android digitando sulla tastiera delle chiamate il codice *#06# .

Occhio anche ai telefonini regalati, potrebbero avere applicazioni spia. In caso di dubbi meglio eseguire il reset alle impostazioni di fabbrica in modo da eliminare app dubbie. Infine, non è raro che si cada vittima degli hacker professionisti. Il metodo più utilizzato è il cosiddetto phishing, cioè l’invio di SMS ed email che invitano a cliccare su link o aprire allegati nocivi. E poi controllare attentamente i messaggi su WhatsApp e simili, dove potrebbe venire richiesto di inviare un codice da persone che si fingono conoscenti o peggio ancora istituti bancari.

 

E se vengono spiate le conversazioni su WhatsApp?

Per verificare se qualcuno stia spiando le chat di WhatsApp con l’app per computer WhatsApp Web occorre controllare che non ci siano computer connessi diversi. Nel caso basta cliccare su “Disconnetti da tutti i computer”.

 

Come evitare che il telefono venga spiato?

Innanzitutto occorre far attenzione a non lasciare incustodito il proprio dispositivo, dato che per installare la maggior parte delle applicazioni di controllo c’è bisogno di avere il telefono fisicamente presente.

Utilizzare PIN o codici di sblocco è utile, meglio ancora se lo smartphone inattivo è protetto da impronta digitale o Face ID che limita l’accesso da parte di terzi.

Controllare sempre molto attentamente prima di cliccare su link o su allegati di email, anche se provengono da persone o siti che all’apparenza sono conosciuti. Nel dubbio, meglio non fare nulla!

Consigliabile anche cambiare spesso anche la password dell’account Gmail o iCloud (https://riciclone.it/blogs/notizie/l-importanza-di-impostare-l-account-per-gli-smartphone-e-ricordare-la-password), attivando la verifica a 2 fattori, così, in futuro, se qualcuno volesse ricollegarsi all’account, arriverà una richiesta di autorizzazione che potrà essere ignorata.

Se possibile è meglio evitare di connettersi alle reti Wi-Fi pubbliche o reti senza protezione e provvedere a cambiare ogni tanto la password della rete Wi-Fi di casa. Volendo si possono usare servizi di VPN per proteggere la propria identità virtuale.

Non installare mai app da fonti non sicure e diverse da Google Play o Play Store.

È sempre consigliato mantenere il cellulare aggiornato all’ultima versione disponibile del sistema operativo (https://riciclone.it/blogs/notizie/gli-aggiornamenti-software-sono-sempre-necessari).

Non sottovalutare mai che i cosiddetti “virus” sono il problema principale della sicurezza nei cellulari. C’è da fare una distinzione: ad esempio i malware sono software dannosi che permettono l’accesso ai dati da parte dell’hacker. È l’utente ad effettuare il download del programma con l’inganno.

Il cellulare può essere infettato anche dagli adware, che incrementano fastidiosamente la comparsa di banner o agiscono aprendo automaticamente siti pubblicitari non richiesti.

C’è anche il ransomware, uno tra i peggiori virus perchè blocca il dispositivo, lo mette in ostaggio degli hacker, i quali permettono lo sblocco solo dietro pagamento di un riscatto.

Non sottovalutare infine, i trojan (Cavalli di Troia) perchè possono penetrare all’interno dei sistemi mobili per il furto di dati bancari e l’iscrizione a servizi a tariffazione aggiunta.

 

In conclusione

L’utilizzo quotidiano dello smartphone, è sicuramente molto utile per le attività di lavoro, informazione e divertimento, ma espone anche a diverse criticità e a possibili violazioni di privacy. Per quanto un sistema operativo sia aggiornato, mostrerà sempre dei punti deboli che lo espongono a malware o condizioni negative.

Purtroppo basta poco per convincere qualcuno a scaricare un’applicazione malevola, oppure portare con l’inganno a cliccare su un link, o ancora a prestare il telefono per qualche minuto, per cadere vittima di qualche malintenzionato.

Attenzione quindi: l’anello debole è proprio l’uomo con le sue azioni poco attente che, senza volerlo, permette l’accesso a estranei.

 

 

Image By vecstock
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